Federica collabora dal 2012 con il gruppo RapGesuCristico e ne è responsabile insieme a Luca Maffi, occupandosi in particolar modo di The Wall (progetto di evangelizzazione attraverso le arti visive) e della realizzazione di materiale grafico.
La mia storia
Avevo 15 anni quando il Signore ha fatto breccia per la prima volta nella mia vita. Come tante ragazze e ragazzi della mia età cercavo l'eccesso, la trasgressione, gli atteggiamenti provocatori ed aggressivi, la malizia, l'insofferenza verso tutto e tutti... non che cercassi chissà quali esperienze, in realtà: dietro tutto questo c'era semplicemente la convinzione di non avere nessun valore, di non essere voluta e amata da nessuno. Buttarmi via in quel modo sembrava l'unica strada per essere considerata, per avere l'approvazione del gruppo di amici e l'attenzione di qualche ragazzo.
In realtà era solo un'illusione: non c'era nessuna amicizia vera, profonda, non c'era amore, non c'era stima nelle mie relazioni... e intanto io perdevo la mia dignità e la mia identità,
somigliando sempre più alla maschera che indossavo.
In tutto questo però c'era una vera amicizia: Sara. Ogni tanto dico che è stata il mio angelo custode, per come mi è stata vicino nonostante fossi insopportabile.
Sara aveva già conosciuto il Signore ed è stata lei, con tanta insistenza, a portarmi all'esperienza attraverso la quale ho conosciuto l'Amore di Dio: una settimana per giovani al Gaver
(Villaggio Paolo VI).
Ho conosciuto l'Amore di Dio in particolare attraverso la sua Parola, «...tu sei prezioso ai miei occhi, sei degno di stima e io ti amo»: che bisogno c'era di indossare altre maschere? Dio mi
stava già amando per quello che ero!
La prima conversione non è stato che l'inizio di un cammino che ha avuto bisogno, e che ha bisogno, di tante altre conversioni, giorno dopo giorno, ma sempre illuminato dalla gioia che viene solo
dal Signore e da tanti meravigliosi doni!
Un dono da mettere a servizio - L'incontro con RapGesuCristico
Disegnare è sempre stata la mia passione. Nel corso del cammino mi sono resa conto (anche grazie alle parole di alcuni fratelli) che, oltre ad essere una passione, era un talento
che il Signore mi aveva donato, che non andava lasciato lì a far niente, ma messo a servizio per la Sua gloria!
Per anni mi sono chiesta come fare: a cosa serve saper disegnare, nell'ambito dell'evangelizzazione?
Penso che tanti che si sono trovati questo dono tra le mani si chiedano la stessa cosa, come se quello che hanno ricevuto sia una sorta di arte minore.
Un giorno ho smesso di cercare io il "come" e ho messo tutto nelle mani del Signore. Gli ho detto: «Se Tu mi hai fatto questo dono e me l'hai fatto perché fosse utile, allora, quando e come vuoi,
chiamami. Io non ci penso più».
Dopo qualche tempo le strade si sono aperte, prendendo una piega non mi aspettavo: Luca mi ha contattato, mi ha parlato del progetto, mi ha chiesto di prenderne parte, occupandomi in particolare
di The Wall e dell'immagine del progetto.
È proprio quando smettiamo di affannarci e di voler "fare, fare, fare", quando smettiamo di voler fare i progettisti e i protagonisti, che il Signore ci dona il servizio e le sue grazie.
Nel corso di questi due anni mi sono resa conto di quale immenso potenziale abbia l'immagine e di quanto bisogno di sia di valorizzare che ha ricevuto il dono di saperla creare ed usare! Troppo
spesso non ce ne rendiamo conto e sensibilizzare sull'argomento è diventata una specie di missione per me.
... e tu che leggi, se anche tu vorresti mettere questo dono a servizio di Gesù (o conosci persone che lo potrebbero fare), non aspettare: vieni a trovarci su The Wall!